Cammino delle Sette Valli Sospese la mia esperienza

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Sette Valli Sospese La mia Esperienza

Cammino delle Sette Valli Sospese: la mia esperienza

Questo percorso a piedi fa parte di un mio più ampio viaggio portoghese on the road con un van.

Era il mese di agosto ed ero in compagnia di un caro amico e camminatore.

Carvoeiro: il paesino gioiello

Arriviamo nel tardo pomeriggio a Carvoeiro. Un grazioso paesino costiero di tradizionali casette bianche arroccate sulla scogliera a formare una mezzaluna che abbraccia la spiaggia Praia de Carvoeiro.

Optiamo di restare in questo incantevole luogo come punto di avvicinamento al Cammino delle Sette Valli Sospese. Decisione più saggia non potevamo prendere: abbiamo assistito ad uno spettacolare tramonto dal punto panoramico Miradouro da Senhora da Encarnação.


Passiamo la notte nel nostro van in cima alla scogliera e ci svegliamo presto per assistere all’alba sulla Carvoeiro Boardwalk.
Una breve passerella di legno che si estende per circa 600 metri collegando il Forte de Nossa Senhora da Encarnação all’Algar Seco.

L’Algar Seco è un sistema di grotte dove poter esplorare tunnel, piscine naturali e finestre scavate nella roccia dal vento e dalle onde nel corso di migliaia di anni. Un esempio è la Grotta Boneca raggiungibile alla fine della passerella scendendo per le scale che conducono al Boneca Bar.

Praia do Vale de Centeanes: inizia il cammino

Lasciamo questo luogo stupendo e guidiamo in direzione di Praia do Vale de Centeanes: il nostro punto di partenza per il Cammino delle Sette Valli Sospese.

Parcheggiamo nei pressi della spiaggia e muniti di zainetto, pranzo al sacco e acqua siamo pronti ad incamminarci: sono le 07:30.

Poco prima di giungere alla spiaggia, saliamo le scale alla nostra sinistra zigzagando fino in cima alla scogliera dove troviamo il primo punto panoramico Miradouro Vale Centeanes: una terrazza sulla Praia do Vale de Centeanes.


Da qui, il sentiero si snoda su un aspro promontorio, costeggiamo delle villette con piscina, ma il nostro sguardo viene rapito dall’oceano e dai suoi variopinti riflessi.

Passiamo per il punto panoramico Miradouro do Vale Suspenso ed attraversiamo un boschetto di pini d’Aleppo, uno dei pochi alberi che è riuscito ad insediarsi in questo terreno roccioso e arido. Una pineta che offre dolce ombra e una graziosa area picnic.

Usciti dalla pineta, proseguiamo sul sentiero in direzione di Cabo Carvoeiro, un promontorio che accoglie il primo vero punto di riferimento del percorso: il Farol de Alfanzina.

Il faro è visitabile solo dall’esterno in quanto recintato.

Dopo una sosta rigenerante, lasciamo il faro alle nostre spalle e riprendiamo a camminare fiancheggiando la grotta naturale Gruta do Paraiso.
E scendendo una ripida discesa passiamo per una piccola e appartata spiaggia accessibile solo via mare: Praia do Vale Espinhaço.

Da questa spiaggia in poi, troviamo due o tre punti panoramici dai quali possiamo assistere a diverse meravigliose viste sul faro e della scogliera che protegge.

Cabo Carvoeiro si protende nell’oceano, l’acqua blu e verde scorre nelle grotte marine e il faro incombe sullo sfondo dominando il promontorio.


Prossima tappa del nostro percorso è il Leixão do Ladrão, un grande masso, sul quale esiste una triste leggenda della regione: si narra di una principessa moresca che, in riva al mare, pianse la morte del suo amante, dando origine, con le sue lacrime, ai tipici buchi di questa roccia calcarea.


Questo tratto è molto piacevole, si incontrano poche persone e i panorami sono incantevoli.

Con ancora la meraviglia negli occhi, proseguiamo alla volta di Praia do Carvalho.

È una delle spiagge più particolari dell’Algarve per il suo singolare accesso.

Infatti, dobbiamo affrontare delle scale di pietra che scendono attraverso uno stretto tunnel scavato nella roccia… non pubblico il video per lasciarvi godere di persona l’effetto sorpresa del tunnel.


E magicamente ci troviamo catapultati sulla pittoresca spiaggia circondata da scogliere calcaree.

Facciamo una pausa con tuffo rigenerante e ci rimettiamo in cammino.


Algar de Benagil: l’occhio del cielo

Per raggiungere Praia de Benagil passiamo accanto a bianchi appartamenti e scendiamo delle scale che conducono alla spiaggia stessa.

Praia de Benagil è famosa per essere il luogo di partenza per arrivare all’Algar de Benagil: un’enorme grotta marina calcarea con una grande apertura circolare nel soffitto dalla quale entrano i raggi del sole.


La spiaggia è fortemente affollata perché il sentiero non porta direttamente all’interno della grotta, ma è necessario noleggiare un kayak o SUP, o effettuare un tour in barca.

Inoltre, Praia de Benagil è l’unico punto di ristoro lungo il percorso (oltre ai punti di partenza e di arrivo).

Per questi motivi decidiamo di fermarci per uno spuntino, una bibita fresca e noleggiamo un kayak per 2 ore al prezzo di 30 € (è necessario un documento d’identità).

Remiamo neanche una decina di minuti e veniamo subito accolti da un arco, porta d’ingresso di un’alta grotta rocciosa che si erge sopra una piccola spiaggia sabbiosa.

Degli archi naturali plasmano panoramiche finestre sull’oceano e la cupola aperta sopra le nostre teste fa da portale di connessione con l’azzurro cielo. L’ipnotico suono delle onde marine e i giochi di luce dei raggi solari sono poesia.


Terminata la visita alla grotta, è possibile pagaiare fino alla Praia do Carvalho (come abbiamo fatto noi), o dirigersi dalla parte opposta (il lato dell’Algar de Benagil) verso le due spiagge raggiungibili solo via mare: Praia da Corredoura e Praia Cão Raivoso.


Praia da Marinha: il finale che non ti aspetti

Conclusa la parentesi “Fratelli Abbagnale” ritorniamo sulla terra ferma.

Riprendendo il percorso passiamo accanto all’apertura dell’Algar de Benagil ammirandolo anche da un’altra suggestiva angolazione.

Proseguiamo lunga la costa contemplando l’inaccessibile Praia da Corredoura, una distesa di sabbia sublime, in cui si trovano gli appassionati di kayak che approfittano della baia isolata.

Oltrepassiamo la spiaggia nascosta di Praia do Cão Raivoso e ci imbattiamo in una serie di grotte marine e in un doppio arco naturale che si protende nell’oceano.


I sentieri, qui diventano meno chiari, quindi ci sentiamo liberi di seguire il nostro sentimento e attraversiamo il reticolo di stradine per ammirare i vari punti panoramici lungo il percorso.

Il paesaggio appare ultraterreno, le formazioni rocciose sono impressionanti con profondi burroni che tagliano la polverosa scarpata rossa, scogliere di calcare a strapiombo che sembrano cadere direttamente nell’oceano, faraglioni che si innalzano verticalmente dalle acque turchesi.

Poco prima di raggiungere la spiaggia di Praia da Marinha, incontriamo la piccola Praia da Mesquita.

Finalmente giungiamo alla magnifica spiaggia Praia da Marinha. Qui ci godiamo il meritato bagno finale.


Questo ultimo tratto (dalla Praia de Benagil a Praia da Marinha) è così affascinante che lascia a bocca aperta e rende invisibili le molte persone che camminano solo in questa parte del percorso.

Terminata la siesta usufruiamo del servizio Uber, che con una di corsa di 10 minuti al costo di 6,13 € ci riporta a Praia do Vale de Centeanes.

Recuperiamo il van e via… nuove avventure ci aspettano! 

 

Avete voglia di scoprire altri percorsi?

Ora che avete respirato la natura selvaggia della costa dell’Algarve cosa vi piacerebbe vedere nei prossimi mesi?

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Sarò felice di rispondervi presto!

 

Vi è venuta voglia di allacciare le scarpe e camminare nelle Sette Valli Sospese?

Non perdetevi le informazioni importanti da conoscere sul Cammino delle Sette Valli Sospese.

 

Buone Orme!

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