Ciao sono Omar!
Sono nato in una notte d’inverno sotto la costellazione dell’Acquario.
Ho seguito alla lettera le “buone” regole non scritte della collettività: infanzia “Mulino Bianco” con mamma, papà, due sorelle, un cagnolino, nonni, casa graziosa, due calci al pallone e vacanze in famiglia.
Piena libertà di scelta per l’istruzione, ma la giovane età, troppo presto per decidere il lavoro della mia vita, e la piccola attività metalmeccanica di mio padre, hanno influenzato la decisione.
Inconsciamente ho intrapreso studi tecnici che sono culminati con una laurea in ingegneria meccanica e un impiego a tempo indeterminato presso una multinazionale con prospettiva di rosea carriera.
Il tutto accompagnato da spensierate serate con amici veri, svariati viaggi per il mondo, e un’adorabile ragazza come compagna di vita.
E all’improvviso è successo l’inspiegabile…
nonostante abbia portato a termine la metà delle “tappe della società”, sono stato assalito da una strana sensazione di vuoto e lentamente, una dopo l’altra, le stelle nel mio cielo hanno iniziato a spegnersi.
In egual modo inatteso, è giunto l’aiutante magico…
nel corso di chiacchere da caffè un ignaro collega mi ha detto: “Con tutti i viaggi che hai intrapreso, non hai mai fatto il Cammino di Santiago? Dovresti farlo… fidati ti lascerà il segno. Ancora adesso a raccontartelo mi viene la pelle d’oca e non l’ho nemmeno fatto tutto in una sola volta!”.
Queste parole hanno continuato a risuonare dentro me e un giorno…
senza riflettere sul fatto di non aver mai camminato in vita mia, senza pensare allo stato del mio ginocchio operato ben tre volte, e senza alcuna aspettativa nei confronti del viaggio.
Anzi, con l’idea che il mio collega avesse romanzato la sua esperienza, mi sono messo in cammino.
È stato il mio primo passo verso il cambiamento… la mia Orma Zero.
Non ci sono parole in alcun vocabolario per descrivere ciò che è avvenuto dentro e fuori di me al tempo di quel viaggio a piedi… bisognerebbe crearne di nuove.
Le vere avversità le ho incontrate al mio ritorno a casa: arduo si è rivelato portare il cambiamento nella vita reale.
Inseguire il sogno affascina e al contempo terrorizza e più i giorni passano e più le paure diventano scuse e si ritorna sui propri passi.
Da quel giorno sono trascorsi 3 anni e mezzo…
di battaglie professionali, di dialoghi interiori col mio demone, un intervento salvifico d’urgenza, altri Cammini, viaggi di gruppo per il mondo come accompagnatore, e il punto “fine” al mio lavoro per inseguire la felicità.
Ma dopo pochi mesi è arrivata la pandemia, e sono passati altri 2 anni e mezzo. Ora un conflitto a fuoco minaccia il mondo…
io non demordo, afferro la mano del mio sogno, la stringo forte e insieme continueremo a camminare fianco a fianco.
OrmaZero
Ero giunto a quel momento… quello in cui ho sentito che qualcosa non andava, ma cosa?
Non trovavo la luce per guardarmi dentro e, così per caso, ho deciso di provare a camminare per ritrovarsi.
Mi sono accorto che camminare mi faceva stare meglio…
ho continuato a muovere i miei passi e una domanda ha preso piede nella mia testa: “Ma funziona solo con me?”.
Per rispondermi ho iniziato ad ascoltare le storie dei camminatori che incontravo e più lo facevo e più la risposta prendeva forma… eh già, non era solo una mia sensazione: era davvero d’aiuto anche per loro!
È così che è nato Ormazero, dal desiderio di trasmettere e condividere la mia passione, entusiasmo e gratitudine per il Cammino. E dalla speranza che possa essere il Cambiamento per tutti coloro, che come me, giungono all’appuntamento con l’infelicità e non sanno dove cercare supporto.
Ormazero vuole essere una scintilla e un’ispirazione a partire per un viaggio a piedi.
Un cammino fisico, lento ed essenziale, lontano da un mondo materiale e sempre di fretta.
Un cammino interiore alla ricerca della felicità, per ritrovare sé stessi, per riappropriarsi della propria vita, del tempo, e dei sogni.
Ormazero vuole essere un aiuto e un supporto per chi almeno una volta nella vita, anche per un solo instante, è passato il pensiero di mettere lo zaino in spalla e iniziare a camminare. Non è una decisione semplice, non è da tutti, molti rimandano per anni in attesa del “momento giusto”. E poi si finisce per invecchiare in compagnia del rimpianto.
Ormazero vuole essere un messaggio: il Cammino come strumento terapeutico. Credo molto nel suo potere… un potere in grado di condurre verso la strada del cambiamento, di scelte concrete e profonda conoscenza di sé stessi.
Ormazero vuole essere un porto sicuro per chi tornato da un Cammino sente di non essere più quello di prima, e di non essere capito.
Un approdo dove trovare persone che hanno compiuto lo stesso percorso e sanno comprenderlo.
Un luogo dove essere accolti e ascoltati. Un posto dove poter parlare e raccontare ciò che si è vissuto.
Ormazero vuole essere i vostri occhi sui Cammini del Mondo più o meno conosciuti. Solcarli in prima persona e mostrare nuove vie a chi vuole mettersi in cammino.
Il nome del blog è l’unione delle due parole Orma e Zero.
La loro fusione racchiude in sé il significato che ogni Cammino inizia dal primo passo. Non importa che il Cammino sia fisico o interiore o quanto lungo esso sia. Il primo passo è il più difficile da compiere, in quanto richiede di sconfiggere le proprie paure e di prendere in mano il coraggio per muoversi in direzione del cambiamento e di una nuova vita.
Orma richiama il passo e il viaggio a piedi.
Zero richiama il primo passo, il cambiamento e l’inizio di una nuova fase di vita
Il Manifesto
Un’Orma a forma di Zero lascia il mio manifesto, un insieme di dodici frasi in cui credo con tutto me stesso.
Senza di esso, Ormazero sarebbe una semplice impronta.